Sterilizzazione
Il nostro studio è molto attento alla sicurezza per i pazienti.
La sicurezza e la sterilità dello strumentario che utilizziamo quotidianamente sono entrambi fattori di primaria importanza.
Per questo le nostre procedure di sterilizzazione sono molto severe e tutti i materiali utilizzati presso la nostra struttura sono sicuri.
Adoperiamo esclusivamente materiali monouso o sterilizzati.
Lo strumentario non monouso viene sottoposto a procedure di sterilizzazione molto scrupolose.
Tutti gli strumenti, dopo il loro utilizzo, vengono decontaminati e inizialmente depositati in vasche contenenti liquidi disinfettanti attivi contro batteri, virus e funghi.
Successivamente gli strumenti vengono lavati, detersi, spennellati.
Subiscono poi un ciclo in una macchina ad ultrasuoni BRANSON per eliminare qualunque residuo possa essere rimasto loro adeso.
Sono poi posizionati nel termodisinfettore dove vengono sottoposti al ciclo di trattamento.
Vengono infine imbustati ed inseriti in autoclave dove avviene la vera e propria sterilizzazione.
Lo studio è dotato di tre autoclavi di classe B, due MELAG 41B e una DAC per i manipoli.
È inoltre presente una autoclave di classe S per cicli veloci per strumenti non cavi.
Le autoclavidi classe B, durante il processo di sterilizzazione, effettuano alcuni picchi di vuoto frazionato, aspirando tutta l'aria che è contenuta dentro la camera di sterilizzazione ed all'interno degli strumenti con cavità.
Le autoclavi di classe B sono le uniche che, con tale procedura, possono garantire la sterilizzazione di strumenti quali ad esempio manipoli e contrangoli (che contengono al loro interno piccoli tubicini per consentire il passaggio di aria ed acqua).
Le autoclavi non di classe B non possono garantire la sterilizzazione di questi strumenti con cavità interne, pertanto dovrebbero essere utilizzate esclusivamente per strumenti quali specchietti o pinze, non cavi.
Il nostro studio, non scendendo a compromessi sulla sicurezza dei trattamenti offerti ai nostri pazienti, è dotato tre di autoclavi di classe B, certamente più costose sia all'acquisto che nella manutenzione, ma certamente più affidabili e sicure.
Tutti i nostri macchinari sono regolarmente manutenuti e controllati da personale specializzato, ma oltre a questo noi vigiliamo sempre sul loro corretto funzionamento utilizzando settimanalmente delle provette che possano comprovare il regolare funzionamento dei processi di sterilizzazione.
All'interno di queste provette (ATTEST) sono inseriti agenti patogeni.
Il fatto che, messi in coltura dopo essere usciti dall'autoclave, non si sviluppino e non si moltiplichino testimonia e dimostra la loro completa distruzione. Questa è la prova più evidente e l'unica che garantisce e certifica il corretto funzionamento delle autoclavi.
Nella prima autoclave della mattina, tutti i giorni, sono inseriti dei test (Vapor Line) che monitorano tutti i parametri della sterilizzazione (temperatura, pressione, tempo e presenza di vapore saturo). Inoltre settimanalmente viene effettuato il test Helix su tutte le autoclavi che verifica la penetrazione del vapore nei corpi cavi (manipoli ad esempio).
Quotidianamente vengono inoltre inserite in ogni ciclo strisce che indicano l'avvenuta procedura di sterilizzazione.
Questa ultima procedura, eseguita regolarmente, anche se prescritta dalla legge, indica solo che l'autoclave ha raggiunto una certa temperatura, non per quanto tempo la stessa sia stata mantenuta. Non garantisce quindi la sterilizzazione che si ottiene esponendo gli agenti patogeni ad elevate temperature per tempi lunghi, diversi da microbo a microbo.
Ecco perché noi ci affidiamo a procedure più severe anche se non prescritte dalla legge.
Gli strumenti processati quotidianamente sono tutti etichettati e sono conservate le prove di tutti i processi di sterilizzazione fatti ogni giorno per dieci anni. Inutile dire poi che nel nostro studio sono presenti strumenti di indagine, chirurgici, frese, manipoli, contrangoli etc. in numero più che sufficiente alle esigenze quotidiane.